venerdì 20 gennaio 2012

Prima che sia troppo tardi...

Cosa mi è preso? Tu lo sai cosa mi è preso...ero inaspettata, ero troppo diretta, troppo bollente....ti sono arrivata dritta al petto come una freccia e tu hai creduto subito che si trattasse di dolore...se avessi ascoltato un pò meglio ti saresti accorto che ero li per svegliarti...lo so, lo so...ci sono cose che non vogliamo sentirci dire da chi ci vuole bene ma ricordati che chi ti vuole bene ti dice anche cose che fanno male e te le dice in faccia...potevamo essere fratelli tu ed io avresti comunque sempre avuto la certezza di una spalla su cui piangere...
A volte la mia mente vacilla perchè un tempo ti ho visto come altro...come uno splendido futuro perfetto ma io e te non siamo perfetti e non lo saremo mai...e mai ci sarà un tempo per noi...sai che nonostante il mio scetticismo credo fortemente che il nostro tempo ci sia gia stato altrimenti come potrei spiegarmi tutte quelle emozioni...Cmq forse è il tuo modo di difenderti....allontanare chi coglie nel tuo segno e rifugiarsi tra false braccia calde, ma ti prego dammi retta solo per una volta, ti perderai se ogni volta facendo questo doni una parte di te a chiunque....perchè in questo momento tu hai bisogno di ritrovare te stesso...non devi provare a nessuno quanto vali...puoi smettere di ribadirlo perchè è esattamente ciò che grida il contrario e risulti solo un adulatore di te stesso e so che non lo sei ma a furia di continuare a fingere di esserlo ti gongolerai in quel senso di sottile goduria fino a che non diverrà un reale vizio...
La miglior cura per se stessi è amare fortemente chi ci sta intorno e ciò che facciamo...non ti si addice l'egoismo...non lo sai dosare e potrebbe ritorcertisi contro....Torna ad amare il tuo prossimo e dai non per il piacere di ricevere in cambio ma per la sola gioia di dare...fallo e tornerai solo così a splendere...Io in questo momento sto dando senza aspettarmi nulla in cambio...non da te, so che sei esausto...ma so che la ricompensa sarà valsa la pena di ogni cosa...di ogni emozione che mi hai regalato di ogni parola che mi hai detto e anche di quelle che poi hai scelto per staccarmi...Io non dimentico niente e se le tue parole avessero avuto un senso diverso sarebbe bastato spiegarmelo...ma basta barriere basta lottare...Io sono così e non riesco a credere che tutti mi vedano tranne te...Perchè questo significherebbe solo una cosa e cioè che non mi meriti....ne come fratello ne come amico o anche semplicemente come persona....come essere umano! Ti prego svegliati altrimenti poi sarà troppo tardi....ti prego...

3 commenti:

  1. Il dolore è una parte di noi, una parte indissolubile con cui fare i conti e crescere al tempo stesso. Si sa, il dolore va di pari passo con l'età, è un'esperienza parallela e una consapevolezza crescente.
    Eppure, di fronte al dolore non si è mai abbastanza adulti e/o abbastanza preparati perché, i cambiamenti sono sempre pronti a sorprenderci. Specialmente quando pensiamo di averlo imparato a conoscere nel profondo. Mai commettere un errore di questo genere: basta poco al dolore per cambiare e diventare qualcos'altro, cogliendoci di nuovo impreparati. Il dolore ha molta più fantasia di quanto vorremmo.
    La vita però non è solo dolore perché la felicità è sempre da qualche parte o dietro a qualche porta. Ne sono sicuro. E' una mia convinzione. Il segreto è bussare, aspettare e poi girare piano la maniglia.
    La felicità ci appartiene quanto il dolore ma non si può avere paura di entrambi.

    RispondiElimina
  2. Mi sta facendo riflettere molto questo tuo commento e ti devo ringraziare...Mi sto domandando di cosa abbia più paura io se della felicità o del dolore...e ho quasi vergogna di rispondere perchè abituarsi al dolore è un pò come arrendersi...mentre guardare alla felicità equivale a lottare ogni giorno ardentemente...e forse non ne sono ancora capace...direi che la risposta è decisamente la prima...ma ci lavorerò su..almeno nel mio caso.

    RispondiElimina
  3. E' davvero strano come si possa aver paura di qualcosa che, almeno in teoria, e contrariamente, dovrebbe farci stare bene. Possibile che la felicità sia stata creata solo per averne un continuo bisogno e, al contempo, paura?
    Forse la verità sta nel mezzo: come in tutte le cose, la verità quando attraversa guarda verso tutte le direzioni.
    Un sentimento tanto intenso è inversamente proporzionale al suo opposto. Il desiderio di amare, per esempio, è grande tanto quanto la paura di non trovare qualcuno in gradi amarci a sua volta. E l'amicizia è tanto più importante, quanto più l'ombra della solitudine ci costringe a passeggiare nell'ombra.
    La teoria della dualità: niente ha ragione d'essere senza il suo opposto.
    Forse, Eros e Thanatos trameranno pure imperterriti alle nostre spalle, e sottobraccio, ma scegliere con chi camminare a nostro fianco spetta sempre, ed esclusivamente a noi. Provare a camminare dall'altro lato (preferibilmente spalleggiando l'Eros per quanto concerne l'esempio) o comunque con un bel sole in faccia, è sempre la soluzione migliore.
    Ne sono sempre più convinto

    RispondiElimina